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mercoledì 17 luglio 2013

Whirlpool: una proposta per conciliare lavoro e famiglia

Supportare le dipendenti al rientro dalla maternità, facilitando la conciliazione del lavoro con le esigenze della famiglia. Dal prossimo mese di settembre, Whirlpool, la multinazionale americana degli elettrodomestici, organizzerà un programma specifico di aiuto al reinserimento lavorativo dopo un’assenza prolungata, fatto di attività di formazione, affiancamento on the job e coaching individuale. 
Il programma “Welcome back training” è parte del progetto Whirlpool per la famiglia; dal mese di settembre, le donne rientrate dal periodo di maternità, potranno seguire una sessione di formazione di gruppo, che avrà al massimo dieci partecipanti e che sarà tenuto da personale interno; a seguire, le sessioni individuali con consulenti esterni ed il followup
formativo di gruppo. 

La redazione consiglia...

Dannata burocrazia! Da macigno sopra i cittadini e imprese a motore di sviluppo

Il peso sempre più soffocante della burocrazia, per cittadini e imprese, è ormai da anni al centro delle cronache e dei commenti di tutti i principali mezzi di comunicazione. Non passa giorno che un nuovo misfatto, attribuibile alla burocrazia italiana, non faccia capolino sui mass media. In questo saggio gli autori, Mario Ciaccia e Felice Serino, analizzano le riforme che hanno cercato di cambiare e semplificare le varie procedure, ma che, pur cariche di buone intenzioni, non sono riuscite a centrare l’obiettivo. Ora che il dibattito sugli eccessi della burocrazia è diventato incandescente, gli autori propongono nuove linee per un’amministrazione pubblica agile e flessibile, davvero a servizio del cittadino e delle aziende. Ciaccia e Serino con spirito innovativo, disegnano un modello di marketing pubblico, adottabile da ciascuna unità dell’apparato, centrale o periferica, volto a costruire un sistema di ascolto “a sensori”, che possa realmente e rapidamente rispondere alla domanda dei cittadini e delle imprese. Un saggio agile che, se da un lato denuncia le storture della burocrazia italiana, dall’altro prova ad indicare delle soluzioni. Molte aziende, se tentato di uscire dalla crisi, mobilitando investimenti per creare ricchezza e posti di lavoro, vengono spesso bloccate dall’incapacità di decidere di alcuni burocrati. Le imprese per svilupparsi hanno bisogno di regole e tempi certi. Insomma, un’automobile con il motore fuso come la nostra burocrazia, non può fare molta strada attraverso una superficiale revisione di alcune parti meccaniche. Occorre molto di più: una macchina nuova, adatta alle moderne esigenze.

Scheda del libro
Titolo: “Dannata burocrazia! Da macigno sopra i cittadini e imprese a motore di sviluppo”
Autori: Mario Ciaccia e Felice Serino
Editore: Aracne
Anno: 2013
Pagine: 116

Prezzo: 12 euro 

Nelle aziende è l'ora dei team misti

In questi anni, la diversity in azienda ha significato soprattutto il forzato svantaggio delle donne rispetto agli uomini. Oggi, le diversità che si stanno consolidando nei luoghi di lavoro sono piuttosto quelle d’età e di nazionalità. Secondo un’indagine di S3 Studium, società leader nelle analisi di scenario, che ha appena concluso uno studio sul futuro della gestione delle diversità nelle aziende, nel 2020 più che le discriminazioni di genere, resisteranno quelle d’età e di etnia, le quali si manifesteranno prima dell’entrata in azienda, durante la selezione del personale. Secondo lo studio, nel 2020, le aziende continueranno a cercare di escludere le persone sopra i 50 anni. Dall’altro lato però, l’aumento dell’internazionalizzazione farà crescere la competizione tra lavoratori di diverse provenienze geografiche e ciò riguarderà sia i lavoratori a bassa scolarizzazione sia i knowledge worker. Gli ingegneri indiani, ad esempio, aumenteranno la competitività con gli italiani; questo rilancerà anche chi è già in Italia da tempo. La presenza di immigrati di seconda generazione, integrati e con scolarità a volte superiore a quella dei giovani italiani, creerà una competizione ancora maggiore. Quali previsione per il 2020? I team misti saranno una risorsa per i datori di lavoro, perché chi fa business dovrà sempre più confrontarsi con il mondo. I giovani che entreranno in azienda nei prossimi dieci anni porteranno maggiore disponibilità alla multiculturalità e ciò sarà un beneficio, perché è dai gruppi misti che vengono le soluzioni più creative. Una sfida economica ma anche culturale, che le aziende italiane sono chiamate a giocare in nome della competitività e dello sviluppo.