FOCUS SICUREZZA
La promozione della sicurezza e
della salute nei luoghi di lavoro si realizza attraverso misure e provvedimenti
di competenza datoriale quali l’applicazione delle normative, l’adozione di
procedure, la qualità degli ambienti, il controllo del fattore di rischio
(rumore, sostanze chimiche, attrezzature e macchine) ma anche con l’adozione da
parte del lavoratore di sani stili di vita e comportamenti responsabili.
Nei paesi industrializzati le
scorrette abitudini di vita - tabagismo, abuso di alcol, uso di stupefacenti,
incongruenze alimentari - giocano un ruolo prioritario nel determinare
patologie o comportamenti individuali che possono avere pesanti conseguenze
sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.
Alcol: dimensioni
del problema
L’uso di bevande alcoliche
rappresenta un abitudine alimentare e culturale largamente diffusa nel mondo
occidentale.
Nel nostro paese il numero di
persone che eccedono nel consumo di alcol diverse volte al mese è pari a circa
4 milioni (consumatori problematici), gli alcolisti circa 1,5 milioni con un
incremento annuale di circa 50-60 mila nuovi casi (Società Italiana di
Alcoologia 2001).
Per alcolismo si intende un
disturbo a genesi multi-fattoriale (biopsicosociale) associato alla protratta
assunzione dei bevande alcoliche caratterizzato essenzialmente da:
- perdita di controllo sull’uso di alcolici;
- dipendenza: incapacità di rinunciare all’assunzione
di alcol con tendenza ad aumentare la dose per mantenere il medesimo
effetto(tolleranza);
- cambiamento nello stile di vita: tendenza
all’isolamento, crisi e/o perdita delle abituali relazioni sociali e
familiari, sofferenza psichica ed emozionale.
Ogni anno sono attribuibili
direttamente o indirettamente al consumo di alcol il 10% di tutti i tumori, il
63% delle cirrosi epatiche, il 41% degli omicidi, il 45% di tutti gli incidenti
stradali, il 9% delle invalidità e delle malattie croniche (World Health
Report, OMS, 2002).
In tutta Europa l’alcol collegato
alla guida rappresenta attualmente la prima causa di morte tra i giovani di età
compresa tra i 15 ed i 29 anni.
Si stima che il 10% dei ricoveri
e 40.000 decessi all’anno sono attribuibili a patologie correlate al consumo di
alcol (SIA) con un costo sociale pari al 2,5% del PIL (OMS2001).