I
risultati di una ricerca del professor Fernando Alberti della Liuc spiega come
innovando ed internazionalizzando anche le PMI possono avere successo.
Il
tema della competitività è al centro del dibattito economico e politico ed
interessa in particolare le imprese di minore dimensione, più vulnerabili in un
contesto di crisi come l’attuale. Non è tanto importante considerare su “cosa”
si competa, quanto piuttosto “come” si competa. Ciò che conta è la produttività
nell’uso del capitale umano, intellettuale, economico, tecnologico e fisico.
Perché cresca la competitività è necessario essere maggiormente competitivi sul
fronte della produttività e per esserlo, è necessario lavorare sulla capacità
imprenditoriale delle imprese.
L’economia
italiana si colloca al 42esimo posto nella classifica della competitività a
livello mondiale, secondo le valutazioni del World Economic Forum e soffre,
almeno da un decennio, di una marcata e generalizzata contrazione di porzioni
di mercato tradizionalmente servite dalle Pmi, sempre più occupate da colossi
asiatici. Il rischio principale per le piccole e medie imprese è quello di non
riuscire a elaborare proposte strategiche, volte ad intraprendere percorsi di
sviluppo.